Vorresti vedere quella città, visitare un’amico o andare a trovare dei parenti ma i chilometri sono tanti. L’unica alternativa è prendere il treno in carrozzina.
Potrò portarmi un bagaglio? Posso viaggiare da solo? E gli ausili oltre la carrozzina?
Comprendo perfettamente queste domande perchè sono le stesse che mi sono posta anche io diversi anni fa.
In questo articolo ti racconto come è possibile prendere il treno in autonomia e risolvere alcuni tra i dubbi più importanti.
Voglio condividere con te dei consigli pratici dalla mia esperienza personale.
Grazie a questo post, infatti, imparerai a sfruttare ogni possibilità per viaggiare in treno.
Hai frenato la carrozzina? Sei pronto?
Iniziamo.
Un aspetto fondamentale per prendere in treno in carrozzina: viaggi assicurati
Lascia che ti dica una cosa.
Dimenticati di fare il biglietto nella biglietteria della stazione e partire subito dopo. C’è bisogno di un’organizzazione a priori per prendere il treno in carrozzina.
L’ho spiegato in questo articolo sul viaggiare in treno in carrozzina, che ti consiglio di leggere.
Novembre 2013.
Avevo appena sentito la notifica che mi avvisava l’arrivo di una mail.
Gent.ma Francesca Restuccia, è invitata a partecipare al raduno della nazionale femminile di basket in carrozzina che si terrà a Roma nei giorni xx e xx del week end xx.
Wow, fantastico, un’esperienza incredibile! – pensai.
Ma come faccio? Uso l’auto?
Le prenoteremo un treno, verrà contattata telefonicamente per ogni dettaglio.
Il primo viaggio in treno: una lezione importante
Non avevo mai viaggiato in treno da quando ero in carrozzina. È stato il primo viaggio da sola ed ho ancora ricordi bellissimi.
Ero sola con la mia carrozzina ad Ancona, la città dove ho frequentato l’Università mentre il treno sarebbe partito dalla stazione di Falconara Marittima.
Ok, prendo l’auto e la lascio lì per tutto il week-end.
Avevo chiesto consiglio ai miei compagni di università che conoscevano la zona e mi avevano consigliato di non lasciare l’auto davanti la stazione. C’erano dei posti ma la sicurezza non era garantita.
Ok, allora prendo un autobus. Ma saranno accessibili?
Avevo scoperto che al ritorno il treno sarebbe arrivato alle 22.30, non proprio un orario sicuro.
Non ero certa che sarei tornata ad Ancona con un autobus accessibile. Non ero certa che sarei tornata nel mio studentato in totale sicurezza.
Ti porto io Fra, a quell’ora posso.
Sofia, una ragazza che avevo conosciuto da poco e che frequentava il mio stesso corso si era proposta di accompagnarmi in auto.
Ho accettato subito, senza immaginarmi cosa sarebbe successo.
Fattore tempo: una risorsa preziosa
I giorni successivi abbiamo fatto delle prove per verificare che la mia carrozzina entrasse smontata nella sua Ypsilon blu. Fortunatamente ci stava precisa precisa.
Quella mattina, però, mi ritrovavo per la mani un problema non da poco.
Sofia era in ritardo. Tanto ritardo.
Già cominciavo ad immaginarmi la scena di me che restavo a terra mentre il treno partiva.
Era arrivata con mezz’ora di ritardo.
Sofia correva nonostante il traffico abbondante della mattina. Io nel frattempo pregavo di arrivare sana e salva.
Appena scesa dall’auto ho visto l’assistenza della Sala Blu che mi stava cercando. Il treno era in partenza e mi stava aspettando.
Vedevo il capo stazione sulla banchina guardare verso la mia direzione e mi stava salendo l’ansia.
Essere in ritardo è una cosa che odio profondamente, soprattutto se ci sono persone ad aspettarmi.
Alla fine sono salita sul treno con l’aiuto dell’assistenza che mi indicava come fare. Una volta seduta sul posto ho respirato profondamente.
Ce l’avevo fatta.
Cosa ho imparato?
Tutto le esperienze che aumentano la nostra autonomia ed indipendenza ci regalano una consapevolezza in più.
Ed io, grazie a quel viaggio, sapevo di poter prendere il treno in carrozzina in totale autonomia.
E di partire sempre con più anticipo, soprattutto se non conosco chi mi sta accompagnando.
Da quel momento ho utilizzato il treno diverse volte e in varie situazioni.
Quello che sto per dirti è il frutto di questi viaggi.
Seguimi.
5 consigli per evitare di rimanere a terra e prendere il treno in carrozzina
Se hai già acquistato un biglietto normale (o ti è stato regalato) come puoi fare ?
Puoi portare con te degli ausili sul treno?
E se viaggi da solo?

Come ti ho detto, ho utilizzato il treno in carrozzina diverse volte: treni Regionali, Intercity, Frecciarossa, Frecciabianca, Frecciargento e Italo.
Questi sono 5 consigli pratici per te:
1. PRENDERE IL TRENO IN CARROZZINA CON UN BIGLIETTO GIÀ ACQUISTATO PER LE FRECCE
Per la mia laurea ho ricevuto un buono per andare a Milano a vedere la mostra di Hokusai con tanto di biglietto del treno già pagato.
E adesso?
Ho contattato la Sala Blu e ho risolto nel giro di qualche mail e telefonata.
Per cui, se ti trovi nella stessa mia situazione procedi nel seguente modo.
Contatta la Sala Blu della città di partenza spiegando la situazione. Riescono, se c’è posto, a spostare i posti del tuo biglietto nella carrozza accessibile alle carrozzine (la numero 3).

Attenzione però, se il viaggio avviene in un periodo festivo la probabilità di questo scambio si riduce (io ho rischiato enormemente perchè era il ponte dell’Immacolata!).
Per questo motivo ti suggerisco di muoverti sempre con largo anticipo per la prenotazione.
2. PORTARE DEGLI AUSILI NEL TRENO
Sono sempre salita in treno con il mio Triride (addirittura mantenendolo agganciato sopra il carrello elevatore per l’accesso al treno, spostando il manubrio di lato).
Nella carrozza accessibile c’è ampio spazio sia per il bagaglio che per un ausilio (il mio Triride infatti ci sta sempre largo!).
Ho visto persone portare deambulatori e stampelle, per cui non preoccuparti di portare con te degli ausili.
L’assistenza è molto disponibile anche a farsi carico del trasporto al posto tuo qualora ce ne fosse bisogno (se viaggi da solo o sei pieno di bagagli).
3. VIAGGIARE IN SOLITARIA
Ho quasi sempre viaggiato in treno da sola e fortunatamente non ho mai avuto problemi.
L’assistenza ti accoglie in stazione, si occupa di accompagnarti fino al binario di partenza (se non riesci da solo ti aiutano anche a spingere la carrozzina), ti portano il bagaglio e ti fanno salire sul treno con il carrello elevatore.

Durante il viaggio, il personale interno è a tua disposizione, compreso il Capo Treno. Vedendomi da sola si sono sempre resi disponibili qualora mi servisse qualcosa (aspetto importante da non sottovalutare).
All’arrivo, il personale dell’assistenza ti accompagna all’uscita o dove preferisci (nelle stazioni grandi come Roma Termini hanno delle piccole macchinine con il carrello elevatore per spostarsi all’interno insieme a te).
È imbarazzante girare tra la folla dentro a quel carrello chiuso che sembra per gli animali, ma purtroppo al momento è l’unica soluzione.
4. PUOI DECIDERE DOVE SEDERTI
Nella carrozza accessibile c’è ampio spazio per la tua carrozzina.
Per la tua sicurezza la sedia a rotelle viene fissata con le cinghie al muro della carrozza ma, se sei in grado di fare il trasferimento, puoi sederti sul sedile riservato al tuo accompagnatore (nella prima fila).
Sedendomi sempre sul sedile, la carrozzina non è mai stata fissata con le cinghie.
Viaggiando spesso da sola ho sempre fatto così. Non ho mai incontrato in viaggio altre persone in carrozzina e ho potuto sempre approfittare del sedile di fianco per appoggiarci lo zaino.
Insomma, ho viaggiato sempre comoda (le Frecce e Italo sono i treni migliori).
5. UTILIZZA A TUO VANTAGGIO LA SALA BLU

Nella Sala Blu è presente un bagno accessibile e ti consiglio di farci un salto prima di prendere il treno.
I bagni sui treni sono scomodi e non è così facile utilizzarli mentre il treno è in corsa.
Io ci ho provato e non ho un bel ricordo. È un’esperienza che non consiglio se non per situazioni urgenti.
Inoltre puoi lasciare i bagagli custoditi alla sala blu ed assentarti se necessiti di andare al bar.
Proprio per questo ti consiglio di arrivare in anticipo rispettando l’appuntamento con la Sala Blu, in modo da avere tutto il tempo.
Per conoscere nel dettaglio altre informazioni ti consiglio di leggere questi articoli:
- Viaggiare in treno in carrozzina: tutto quello che devi sapere
- Come viaggiare in carrozzina con Trenitalia
- Come viaggiare in carrozzina con Italo Treno
Se sei arrivato a leggere fin qui, vuol dire che vuoi davvero viaggiare in carrozzina. Saper pianificare vacanze accessibili include scegliere il mezzo più opportuno.
Ora sai che puoi valutare di viaggiare in treno.
Voglio dirti un’ultima cosa importante.
Presta attenzione ancora per qualche secondo.
Prendere il treno in carrozzina è un’esperienza che a volte può nascondere delle insidie. Ma non demoralizzarti.
Il consiglio è quello di aprirti a questa possibilità senza avere ansia e preoccupazioni a priori.
Sai bene che chi ha una difficoltà fisica vive sempre nell’imprevisto ma questo non deve diventare un blocco di fronte a nuove esperienze.
Mi auguro che questi miei consigli ti siano stati d’aiuto. Se questo articolo ti è piaciuto e ti è stato utile, condividilo e fammi sapere cosa ne pensi.
Un abbraccio
Francesca