In questo articolo ti racconto come ho reso il mio bagno accessibile, mostrandoti le soluzioni che uso da più di 10 anni.
Grazie a questa condivisione potrai comprendere qualche trucchetto per evitare di distruggere il bagno.
Frenata la carrozzina?
Partiamo!
Pensare a distanza non è facile (ma possibile)
Ottobre 2010.
Dobbiamo scegliere, Francesca.
Mio padre si era presentato con un depliant di una sanitaria e mi mostrava delle opzioni per il letto.
Io non sapevo cosa dirgli.
Vivevo da quasi un anno in un letto di ospedale super accessoriato.
Dico vivevo perché il letto era veramente la mia casa: il mio divano, la sedia del tavolo su cui a volte mangiavo o pensavo per la maggior parte del tempo.
Sì, durante il ricovero in un centro di riabilitazione accade anche questo.
Aveva anche la funzione del bagno e se questa cosa ti suona familiare, rilassati. Non sei il solo/a che ha vissuto o vive tutto questo.
Se, invece, non hai avuto la “fortuna” di sperimentarlo, buon per te. Ecco, però, la verità nuda e cruda.
Ma torniamo a noi.
Per il bagno, abbiamo la vasca. Lì alla sanitaria mi hanno fatto vedere queste sedie per rendere il bagno accessibile.
Guardavo le immagini e provavo ad immaginare il bagno.
Sì, il mio bagno.
Quanto tempo era passato? Nemmeno me ne rendevo conto.
– Sì papà, va bene. Ce la faccio, con il trasferimento e un po’ di aiuto.
– Per il bidet, ho parlato con Sergio (l’idraulico n.d.r.) e passa a casa a valutare.
– Ok, allora ci siamo.
– Si, ma quale ordino?
Guardavo tre diversi tipi di sedie senza avere le idee chiare.
Ricordo che scelsi quella che mi sembrava più robusta perché aveva i braccioli.
Sicurezza era la parola che avevo imparato.
Come tante altre cose, tra cui fare i trasferimenti in carrozzina.
Fare tutto con meno rischi possibili era il mantra.
D’altronde avevo imparato a scegliere una carrozzina manuale standard o personalizzabile e avrei saputo farlo anche per creare un bagno accessibile.
La verità, però, è un’altra.
Con il passare del tempo si imparano molte cose.
Un esempio?
Saper valutare una carrozzina in un contesto meno protetto come quello ospedaliero.
Ma questa è un’altra storia.
Tornando a noi, come si fa a pensare ad una soluzione a distanza?
A quel tempo i fisioterapisti mi hanno aiutato, ma ho un ricordo vago e non voglio raccontarti ciò che non ho effettivamente sperimentato.
Ma poi con l’idraulico come è andata a finire?
Dammi tempo, ci sto per arrivare.
Bagno accessibile: l’arte di ingegnarsi senza distruggere tutto
Sergio, il mio idraulico di fiducia, si era ingegnato proponendomi di ricreare una doccia dalla vasca.
Ma non finisce qui.
Non ti distruggo nulla, aveva detto.
Ecco qua le sue soluzioni, che mi hanno permesso di non dover chiamare i muratori.
Bagno accessibile: vasca + accessori consigliati
Questa è una panoramica di una parte del mio bagno accessibile, con la vasca che ho trasformato in una doccia.

Bene, ora vediamo i dettagli insieme.
Mi stai seguendo?
Procediamo!
1) Sedia girevole

La più grande invenzione!
Non scherzo, davvero.
A distanza di tempo la reputo la miglior soluzione per la mia condizione specifica.
Mi ha permesso di utilizzare la vasca che avevo senza dover smantellare tutto e fare un piatto doccia.
Ho aggiunto solo una tenda scorrevole e voilà, ecco una doccia!
Personalmente ritengo questo ausilio migliore della sedia a muro presente nel piatto doccia.
L’ho acquistata su Amazon a questo link: https://amzn.to/3dNw0XR
Ma attenzione.
Forse per te il piatto doccia potrebbe essere la soluzione più comoda. Ti consiglio di valutare insieme ad un fisioterapista o terapista occupazionale la tua condizione specifica.
Andiamo avanti?
2) Tappeto antiscivolo per la vasca

Uno degli accessori più utili perché riguarda la sicurezza.
Ricordi il mantra? Fare tutto con meno rischi possibili.
Tappeto antiscivolo, in microfibra (si asciuga facilmente) e lavabile in lavatrice.
L’ho acquistato su Amazon e puoi trovarlo con diverse dimensioni a questo link: https://amzn.to/3wkGapi
L’ho preso della grandezza 55×100, che copre buona parte della vasca.
Questo per evitare schizzi nel pavimento che possono essere rischiosi.
Bene, proseguiamo questo tour del mio bagno accessibile con altri due protagonisti del bagno: il bidet e il water.
3) Doccetta direttamente dal bidet

Questa soluzione mi ha permesso di non rompere il muro per poter installare una doccetta.
Prova a chiedere al tuo idraulico se è possibile anche nel tuo caso.
Per rendere un bagno accessibile a volte bastano piccole soluzioni!
E questa è stata davvero funzionale!
4) Sostegno per il water

Un bagno accessibile deve necessariamente includere un water comodo e sicuro.
Avendo un buon controllo del tronco, mi è stato sufficiente comprare un sostegno laterale.
Essendo un ausilio leggero, ho posizionato dei pesi per renderlo più stabile mentre faccio il trasferimento.
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Ah, dimenticavo.
Il rialzo blu del water che vedi in foto è il modello H304 Finesse di Invacare. È molto comodo perché non danneggia la pelle.
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Ti segnalo altri articoli che possono esserti d’aiuto:
- Come ottenere un ausilio medico: la guida definitiva
- Valutare una carrozzina: 5 cose da sapere prima
- Come fare i trasferimenti in carrozzina: guida pratica
Bene, siamo arrivati alla fine.
Spero che questo articolo ti sia stato utile per ripensare al tuo bagno accessibile e prendere spunto dalle mie soluzioni.
Se ti è piaciuto, lascia un commento e condividi l’articolo con chi potrebbe averne bisogno.
Un abbraccio,
Francesca